Enrico Florentino
24 Febbraio 2020

#071 – Cosa fare quando non sai cosa fare – di Enrico Florentino

L’imprenditore è chiamato quotidianamente a prendere decisioni.

La qualità delle sue decisioni determina i risultati che sarà in grado di ottenere. Ma prendere decisioni costa fatica, richiede attenzione, energie.

Spesso i consulenti finanziari mi sottopongono moltissimi quesiti a cui non sanno dare risposta.

In realtà, mi verrebbe da dire, verso i quali hanno timore a dare risposta perché la risposta è legata a doppio filo al prendere una decisione.

Nella puntata di oggi dell’IMPRENDIPROMOTORE Podcast provo a darti qualche suggerimento nel come prendere decisioni efficaci e come, spesso e volentieri, i principali artefici del non prendere le decisioni, tanto per cambiare, siamo noi stessi.

Scopri gli argomenti dell’episodio:
1. INTRODUZIONE – 1:22
2. LA PSICOLOGIA APPLICATA AL MONDO DELLA CONSULENZA FINANZIARIA – 4:51
3. LE DOMANDE DEI CONSULENTI – 14:35
4. CONSIGLI PER PRENDERE DELLE DECISIONI EFFICACI – 21:04
5. TIRIAMO LE FILA: UN CONSIGLIO – 33:35
6. IN CONCLUSIONE – 35:38

Ciao e grazie per aver deciso quest’oggi di stare in mia compagnia ascoltando la puntata numero 71 dell’IMPRENDIPROMOTORE PODCAST. Io sono Enrico Florentino e voglio aiutarti a migliorare la tua impresa di consulenza finanziaria.

Prima di cominciare questo episodio, prenditi un momento per iscriverti a questo podcast e, se ti va, lascia una recensione.

 

Perché prendere decisioni costa fatica?

Cosa dovresti fare quando non sai cosa fare?

Quali possono essere le migliori soluzioni per poter prendere decisioni efficaci?

 

1. INTRODUZIONE – 1:22

L’imprenditore è chiamato quotidianamente a prendere decisioni, la cui qualità determina i risultati che sarà in grado di ottenere.

Solo che, come ben sai, prendere decisioni costa fatica, richiede attenzione, energie…

Se potessimo non prendere decisioni saremmo gli esseri umani più felici sulla faccia della terra.

Eppure, in realtà, la vita ci richiede costantemente di faticare per decidere cosa fare o non fare.

Per tal motivo, spesso, i consulenti finanziari mi sottopongono moltissimi quesiti a cui non sanno apparentemente dare risposta; dico “apparentemente”, perché sono convinto che sappiano esattamente cosa rispondere.

Il problema è che, spesso e volentieri, questa idea di non saperlo fare è più legata al timore di dare una risposta a dei quesiti, perché tale attività è legata a doppio filo al dover prendere una decisione.

1.1 Nella Puntata di Oggi… – 2:32

Nella puntata di oggi de L’Imprendi(promo)tore Podcast, proverò a darti qualche suggerimento su come prendere decisioni efficaci.

Infatti, spesso e volentieri, i principali artefici del non prendere decisioni siamo fondamentalmente noi stessi.

1.2 Il Tour della Imprendi(promo)tore Academy – 2:52

Mancano pochi giorni alla partenza del mio tour: voglio parlartene nell’introduzione a questo podcast, perché credo che sia stata una delle migliori decisioni che abbia preso nei primi due mesi di questo nuovo anno.

È un tour che mi vedrà presente in otto tappe in tutta Italia: se parteciperai a uno di esse, potrai vivere l’esperienza diretta di che cosa voglia dire frequentare un’aula della Imprendi(promo)tore Academy, oltre a quella di passare una giornata di formazione con me.

Durante tali giornate di formazione, avrai la possibilità di portare a casa alcuni strumenti che più di altri ti consentiranno di realizzare un tuo piano di marketing.

Sono strumenti molto pratici, perché la regola che sta alla base della formazione offerta nella mia Academy è proprio la seguente:

20% teoria, 80% pratica.

Questo metodo sta permettendo a tantissimi miei studenti di raggiungere risultati importantissimi.

La giornata di formazione che porto in tour ti consentirà di far diventare il tuo 2020 il miglior anno di sempre.

Sarà un workshop: come ti dicevo, infatti, la formazione che ti offrirò è prettamente pratica.

Al suo termine avrai imparato tutti gli strumenti necessari a sviluppare il tuo piano di marketing.

Perciò, ti invito a partecipare a una delle seguenti date:

  • 26 Febbraio – Bologna;
  • 27 Febbraio – Padova;
  • 4 Marzo – Roma;
  • 5 Marzo – Napoli;
  • 11 Marzo – Milano;
  • 12 Marzo – Torino;
  • 24 Marzo – Catania;
  • 25 Marzo – Palermo.

I posti sono chiaramente limitati, quindi ti invito ad affrettarti nel regolare la tua iscrizione e prenotazione.

Per farlo ti basta accedere al seguente link:

www.imprendipromotore.it/tour2020

Segui le indicazioni che troverai al suo interno per lasciarmi le tue credenziali.

2. LA PSICOLOGIA APPLICATA AL MONDO DELLA CONSULENZA FINANZIARIA – 4:51

Prendere decisioni, come dicevo in premessa, costa fatica.

Mi ha molto colpito uno studio svolto, nel 2011, da tre psicologi israeliani: nello specifico, mi riferisco a Shai Danziger, Jonathan Levav e Liora Avnaim-Pesso.

È uno studio molto citato, proprio perché gli esiti non sono per nulla ovvi.

2.1 Lo Studio – 5:27

Questi tre psicologi hanno analizzato 1.112 decisioni prese nel corso di dieci mesi da alcuni giudici, che presidiavano dei turni di commissione per la libertà condizionale in Israele.

Ovviamente, tale libertà era richiesta da detenuti che erano in carcere per appropriazione indebita, aggressione, furto, omicidio, stupro…

2.2 I Risultati – 6:00

Ciò che mi ha più colpito sono proprio i risultati: ogni giudice concede la libertà condizionale in base a uno schema specifico e indipendentemente (voglio sottolineare questo termine) dalla gravità del reato.

Nello specifico, i detenuti che comparivano all’inizio della giornata, appena dopo la pausa di metà mattina o dopo la pausa pranzo avevano il 65% di probabilità di ottenere la libertà condizionale.

Di contro, quelli che comparivano a fine mattinata o nel pomeriggio vedevano tramutarsi questa possibilità in una percentuale pari praticamente a zero.

È assurdo!

Non dovrebbe andare così!

Eppure, essendo i giudici degli esseri umani (specie a cui apparteniamo anche noi), decidevano inconsciamente in questo modo.

Grazie alla ricerca di Danziger, Levav e Avnaim-Pesso possiamo comprendere come il nostro cervello si affatichi a prendere delle decisioni.

2.3 La Forza di Volontà – 7:24

Fondamentalmente, la nostra forza di volontà (necessaria per prendere delle decisioni, come dice lo studio che ti ho appena citato) non è inesauribile, anzi, è molto esauribile: è una sorta di muscolo che più si affatica e meno riesce ad avere forza.

Tanto è vero che esiste un modo di dire che arriva dalla saggezza popolare e che ci fa comprendere ancor di più questo concetto:

Voglio dormirci sopra, prima di prendere una decisione.

È assolutamente corretto e in linea con quanto evidenziato da questo studio psicologico.

Infatti, prima di prendere qualsiasi decisione, è necessario recuperare l’energia spesa durante la giornata e che va esaurendosi: solo dopo una bella dormita e una sana colazione possiamo cominciare a decidere, perché abbiamo ricostituito questa riserva di forza di volontà.

Essa, una volta che tornerà a essere fresca e rinnovata, ci consentirà di prendere delle ottime e nuove decisioni.

2.4 Il Concetto della Decision Fatigue – 8:30

Tutto questo studio afferma il concetto della decision fatigue.

Questo affaticamento decisionale (decision fatigue) dipende dalla quantità di decisioni che prendiamo.

Caratteristica di rilievo e particolare è che, comunque, essa non dipenda assolutamente da quanto siano importanti le decisioni che prendiamo: ogni scelta che noi compiamo (anche la più piccola, come il decidere di mangiare a pranzo un’insalata o un panino) va a erodere la quantità di energia che abbiamo a disposizione.

Ogni decisione che prendiamo, quindi, va a erodere la nostra riserva e tale tipo di erosione non avviene sulla base dell’importanza, bensì della quantità di decisioni prese.

2.4.1 In Pratica… – 9:45

Di conseguenza, più decisioni prendiamo più il nostro cervello si affatica e tenta di svicolare: fa di tutto per non prenderle, evitando di decidere o scegliendo la strada più facile.

In sintesi, la qualità delle nostre decisioni decresce con l’aumentare della quantità di decisioni che dobbiamo prendere nel corso di una giornata.

Per questo alla fine della giornata la stragrande maggioranza delle persone tende a buttarsi nel cibo spazzatura e davanti alla TV: ha proprio esaurito l’energia necessaria a prendere delle decisioni!

Ecco che è facile comprendere il motivo per cui, per esempio, Albert Einstein e Steve Jobs fossero famosi per vestirsi sempre allo stesso modo.

Certo, non conoscevano lo studio di questi tre psicologici israeliani, ma sapevano perfettamente che il vestirsi sempre allo stesso modo non andava a erodere l’energia necessaria a prendere delle decisioni, visto che si trovavano, durante la giornata, a doverne prendere di molto importanti.

L’altro elemento che mi viene da dirti è il seguente: quando ti trovi a dover prendere delle decisioni, cerca di prenderle sempre dopo aver passato un’ottima notte, aver dormito, aver fatto una buona prima colazione…

Le decisioni importanti vanno prese subito.

Il famoso detto:

Ingoia il rospo fin dall’inizio.

Se seguito, ci consente di prendere una decisione importante nel momento in cui le nostre energie sono al massimo, dato che l’erosione dell’energia per prendere le decisioni avviene su base quantitativa e non qualitativa o di importanza.

È un aspetto di cui mi sono reso conto anche io (che sono un imprenditore), specialmente in periodi in cui l’intensità del lavoro è notevole… ma credo che questo valga anche per te: dover prendere decisioni la sera è pesantissimo, tanto che, spesso, le rimandiamo proprio al mattino del giorno dopo, momento in cui le energie e il mood sono differenti e siamo in grado di prendere decisioni che riteniamo quantomeno più efficaci.

2.4.2 Attenzione – 12:23

La decision fatigue gioca bruttissimi scherzi, una volta che si esaurisce l’energia.

Questo perché ci porta a prendere delle decisioni che hanno degli impatti importantissimi sulla nostra reputazione e credibilità.

Io penso sempre ai fatti di cronaca (riportati dai giornali con una certa “pruderie”, se si può usare questo termine), in cui, per esempio, il famoso amministratore delegato viene colto in fragranza, al termine della giornata, a consumare un rapporto all’interno di un parcheggio da alcune telecamere di sorveglianza.

Spesso succede che, essendo arrivato a fine giornata e avendo esaurito completamente tutte le proprie energie per prendere decisioni, quell’amministratore non abbia avuto la forza di pensare:

“Se venissi beccato dalle videocamere di sorveglianza, che cosa ne sarebbe della mia reputazione?”

Devi stare attento a questo aspetto, perché le “cazzate” (perdonami se uso questo termine poco fine) sono spesso frutto della decision fatigue, ovvero dell’aver esaurito le energie decisionali, il che ci porta a non riuscire a valutare attentamente le conseguenze di determinate decisioni.

2.5 Conclusione – 14:13

Ho voluto citarti questo studio di questi tre psicologici, perché tu possa renderti conto di quanto il prendere la maggior parte delle decisioni importanti quando le tue energie sono al massimo ti possa portare al successo e al riuscire a produrre risultati.

3. LE DOMANDE DEI CONSULENTI – 14:35

Ricevo spesso tantissime domande dai miei allievi consulenti finanziari, tanto che, ormai, le ho riassunte in un elenco che tra poco ti citerò.

Tali domande (che sono le più frequenti che ho ricevuto) implicano che, una volta data risposta, tu debba prendere una serie di decisioni.

Vado a riportarti, quindi, qualche esempio:

  • “In cosa dovrei specializzarmi?”

È una tipica domanda che implica il dover prendere, poi, una decisione, cioè quella di muoversi in una certa direzione: si potrebbero aumentare le proprie competenze in un determinato ambito, per esempio.

  • “Devo scegliere una nicchia o rimanere generalista?”

È un altro dilemma a cui i consulenti finanziari non sanno dare una risposta, per paura di prendere la decisione sbagliata.

  • “Con quale mandante dovrei lavorare?”

È possibile che ci sia una certa difficoltà a lavorare con la mandante attuale e, contemporaneamente, che si siano già fatti alcuni colloqui con altre mandanti.

Così le persone mi chiedono:

“Tu che hai una visione dall’alto e conosci perfettamente la nostra professione, qual è la mandante migliore o peggiore?”

Sappi che, se mi rivolgessi una domanda simile, difficilmente ti risponderei, perché credo che non esista una mandante migliore o peggiore: ci sono, semplicemente, aziende differenti, che possono fare al caso di alcuni e non di altri e viceversa.

In sostanza, non esiste la “paradise company”.

  • “Continuo a fare il consulente finanziario legato a una mandante o sono pronto per fare il grande salto verso la consulenza finanziaria autonoma?”

Anche questo è un quesito che ancora in pochi si pongono, sebbene io sia convinto che, con l’andare del tempo, sempre più persone si faranno una domanda simile.

  • “Dove dovrei investire in marketing?”
  • “Quanto dovrei investire in marketing?”

Le ultime due domande sono importantissime: anch’esse implicano il dover prendere determinate decisioni.

  • “Che cosa dovrei fare per far crescere il mio business?”

In questo caso, prendere delle decisioni vuol dire iniziare a cambiare determinate abitudini.

Ti devi porre la domanda:

“Vale la pena o non vale la pene fare una determinata azione?”

  • “Devo assumere un collaboratore?”
  • “In che direzione dovrei spingere il mio business?”
  • “A chi dovrei chiedere le referenze?”
  • “Devo o non devo aprire un ufficio personale?”
  • “Deo o non debbo lavorare da casa?”

Potrei continuare all’infinito con l’elenco di queste domande: immagino, infatti, che ciascun consulente finanziario abbia moltissimi quesiti che si pone durante la giornata e a cui preferisce non dare risposta, proprio per via del timore di dover prendere delle decisioni.

3.1 Prendere Decisioni in modo Rapido – 17:47

Arrivato a questo punto, voglio raccontarti una mia credenza molto approfondita.

Essa si basa su ciò che ho provato su me stesso. Infatti, sai perfettamente quanto mi piaccia predicare esattamente allo stesso modo con cui razzolo.

Oltre a ciò, per il lavoro che svolgo, mi è capitato di entrare in contatto con moltissimi consulenti finanziari di successo: sono persone che sono riuscite a raggiungere risultati veramente importanti.

Da loro ho tratto moltissimi insegnamenti, tra cui quello che vorrei condividere ora con te.

Una delle caratteristiche che tutti questi professionisti hanno e che io (nel mio piccolo) condivido è il riuscire a prendere decisioni in modo rapido: credo proprio che essa sia il fil rouge che unisce tutti gli imprenditori di successo.

Prendere delle decisioni in modo rapido (e, comunque, prendere delle decisioni) è fondamentale: rimanere bloccato, senza sapere quale direzione intraprendere all’interno del lavoro, ti mette in una situazione di reattività agli eventi, al posto di trovarti in un contesto di proattività.

Mi spiego meglio…

Quando parlo di “reattività”, intendo una situazione per cui sono le circostanze e gli eventi che ti costringono a reagire e ad agire (e, quindi, a prendere delle decisioni): per farti capire, spesso, buona parte delle persone si rifugia in contesti simili per auto-costringersi a prendere delle decisioni.

Al contrario, esistono diversi individui proattivi che, in maniera estremamente assertiva, fanno in modo che le cose accadano: sono le loro decisioni che determineranno le circostanze nelle quali si vorrebbero trovare.

Questo è un elemento di forte discriminazione tra un consulente finanziario di successo e uno che ha un’impresa che bene o male funziona e raggiunge risultati modesti, ma che non brilla, in termini di performance.

Egli non brilla in questo senso, perché spesso quando si tratta di prendere delle decisioni, non ha la pazienza di insistere e di attendere che i frutti maturino.

Di conseguenza, molla quasi immediatamente la strada intrapresa, per sceglierne un’altra, seguendo la logica degli “shiny objects”, ovvero degli oggetti che luccicano.

In generale, tale tipologia di professionisti pensa:

“Ah, aspetta, ho visto che questa cosa funziona: mi butto lì!”

Poi, si rende conto che non funziona esattamente come si aspettava (perché non produce i risultati sperati), quindi si butta completamente in un’altra direzione e cambia in continuazione strategia.

Alla fine, non fa altro che confermare che le diverse situazioni non possono funzionare e pensa:

“Non vale la pena prendere decisioni! Anzi, la prossima volta mi guardo proprio dal prenderle! Voglio aspettare!”

In questa sorta di circolo vizioso (anziché virtuoso), essi rischiano solamente di restare fermi.

4. CONSIGLI PER PRENDERE DELLE DECISIONI EFFICACI – 21:04

Tirando le fila di tutto quello che ti ho detto finora, voglio provare a darti, in questa puntata de L’Imprendi(promo)tore Podcast, qualche consiglio (sperimentato sulla mia pelle) per poter prendere delle decisioni efficaci.

Sappi che nella mia vita ho preso moltissime decisioni, talvolta anche molto dolorose (dal punto di vista personale), ma mi hanno insegnato che, ogni tanto, è meglio prendere delle decisioni più dolorose rispetto a non prenderle mai.

4.1 Paralisi da Analisi – 21:34

Di solito, il primo scenario che attanaglia il consulente finanziario e che lo fa desistere dal prendere decisioni è la cosiddetta “Paralisi da Analisi”: hai presente quando cominci ad analizzare molteplici possibilità, cercando il più possibile di ricavare dettagli che ti consentano di prendere la decisione giusta?

Che cosa fai in quel contesto?

Rimugini all’infinito, senza mai prendere una decisione. Questo scenario si chiama “Paralisi da Analisi”.

La soluzione che di solito adotto è estremamente semplice: a seconda dell’entità della decisione (infatti, ci possono essere decisioni che richiedono più tempo), gioco col fattore tempo, che è fondamentale; di conseguenza, o utilizzo un timer, obbligandomi a decidere in un determinato lasso di tempo (non importa se la decisione in questione sia giusta o sbagliata) o mi do una deadline, una scadenza entro la quale la decisione deve essere presa per forza.

Diversamente, se non mi muovo in questo modo, rischio di svolgere semplicemente un esercizio speculativo, termine che intendo nel suo significato originario, il quale porta con sé il senso della riflessione continua, che però non provoca risultati concreti… al di fuori del surriscaldamento del mio cervello.

In realtà, prendere una decisione e/o obbligarsi a prenderla entro una determinata scadenza è probabilmente l’azione più importante da fare.

Il prendere delle decisioni è un muscolo che può essere allenato, sebbene sia soggetto all’esaurimento delle proprie energie, e il porsi una scadenza è allenante per il muscolo della decisione: questo ti aiuterà moltissimo a progredire.

In tal contesto si inserisce perfettamente il discorso sull’essere preoccupati: se ci pensi bene, la preoccupazione è un’attività mentale che vivi tu e solo tu nella tua testa; essa porta il tuo cervello a surriscaldarsi, senza modificare in alcun modo tutta la situazione che ti circonda.

Ciò che la modifica è il prendere una decisione, che implica l’agire e l’occuparsi della situazione stessa; ciò fa in modo che le cose attorno a te si muovano.

Questo non vuol dire che improvvisamente tutto comincerà a funzionare, ma che, nel momento in cui inizieranno a non andare più bene, avrai comunque la possibilità di modificarle.

Di conseguenza, il primo atteggiamento da evitare, come avrai ben capito, è proprio la “Paralisi da Analisi”. Le possibilità che hai per risolvere tale problema sono usare un timer, darti una scadenza ed essere rigido nel rispettare il tempo massimo che ti sei dato per prendere tale decisione.

4.2 Avere Troppe Opzioni e Scelte – 25:06

Un secondo scenario molto diffuso è l’avere troppe opzioni e scelte in relazione alle risorse a tua disposizione.

Il tipico esempio che mi viene in mente è la domanda che la stragrande maggioranza dei consulenti si pone, ossia:

“Quale strategia di marketing devo adottare?”

Anche in questo caso, ci sono moltissime strategie implementabili: social media, seminari finanziari, iscriversi a un gruppo come il BNI (di cui ti ho parlato anche in altre puntate del podcast), fare networking…

Alcuni chiedono anche:

“Dove è meglio investire denaro? Social media? Seminari finanziari? BNI? Networking? Coaching?”

Mi voglio concentrare sull’ultimo aspetto che ti ho riportato, ossia il coaching, perché voglio fare chiarezza.

Inizio col dirti che a me questa espressione non piace: preferisco definire tale tipologia di attività “consulenza individuale” o “mentoring”, perché le persone che vengono da me pagano in quanto offro loro un servizio di consulenza individuale. Mi sembra di vestire l’abito più del mentore che del coach.

In secondo luogo, investire in mentoring (o coaching o consulenza individuale) è differente dall’investire nel marketing e voglio che ti sia chiaro!

Chi investe in un percorso di consulenza individuale (o di mentoring) si prepara, di fatto, ad avere successo, perché lavora su queste leve.

Certo è che, poi, per raggiungere realmente tale risultato, dovrai compiere determinate azioni, mettere in piedi delle strategie di marketing… ma resta il fatto che “mentoring” e “marketing” siano due strumenti estremamente diversi.

Ma torniamo al discorso principale.

Avendo a tua disposizione diverse strategie di marketing da adottare, quale devi scegliere?

Beh, il suggerimento che do spesso ai miei studenti è il seguente: prova a implementare la strategia verso la quale ti senti più portato naturalmente.

In poche parole, implementa ciò in cui ti senti più a tuo agio.

Ogni strategia ha una propria efficacia, ma c’è una condizione: devi attenerti alla tattica che hai scelto.

Non puoi iniziare a usare e ad abbandonare mille strategie al giorno solo perché hai visto un collega che ne ha adottata una nuova e che gli sta facendo ottenere risultati. Non devi pensare a qualcosa come:

“Ah, è più efficace quella. Visto che va di moda, la implemento anche io!”

È un errore gravissimo!

Probabilmente sta funzionando per quel collega perché è bravo naturalmente… ma ciò che vedi è sola la punta dell’iceberg del percorso che quella persona ha fatto e che tu non conosci. Il tuo collega ha sicuramente sbagliato spesso e volentieri, ma tutto ciò lo ha portato a implementare le giuste modifiche alla sua strategia.

Di conseguenza, è importante, dopo aver imboccato con decisione una determinata strada, che tu abbia la mentalità da maratoneta, come dico sempre.

Essa può essere sintetizzata così:

Cominciare ad allenarti con costanza e a modificare i tuoi atteggiamenti e comportamenti, in modo tale da poter arrivare effettivamente a ottenere dei risultati.

C’è un periodo di semina, seguito da un fruttuoso periodo di raccolto.

Se, per esempio, hai trascorso buona parte della tua giornata sui social network, prova a trasformare quell’elemento ― che, oggi, non è nient’altro che una modalità per perdere tempo ― in qualcosa di veramente proficuo per la tua impresa di consulenza finanziaria: trasforma la tua conoscenza dei social in qualcosa che ti possa essere utile per promuovere il tuo business.

Allo stesso modo, se sei forte nelle vendite, perché ti piace incontrare specialmente persone nuove, ti consiglio di non esitare a cercare delle aziende che ti possano cedere dei nominativi da incontrare: se questa è la tua natura, la devi rispettare e cavalcare.

Perseguendo questa strategia non potrai che avere successo!

Una cosa è certa: se non ti senti a tuo agio con una determinata strategia, i tuoi clienti lo capiranno subito e il tuo business ne risentirà.

Perciò, diventa molto importante fare in modo che tutto sia coerente con le tue corde.

4.3 Prendere Nuovi Collaboratori – 30:18

Il terzo scenario viene ben sintetizzato da un domanda che i consulenti si pongono spesso:

“Devo prendere un assistente o una persona in team o nessuno dei due?”

Io non avrei alcun dubbio: devi assolutamente farlo!

Prova a risolvere il seguente facilissimo problemino di matematica:

“Se stai facendo un lavoro che comunemente viene remunerato 20 € l’ora e lo stai facendo tu, impedendoti di svolgere una mansione che potrebbe essere remunerata 100 € all’ora, semplicemente togliendoti del lavoro e delegandolo a qualcun altro, devi o non devi prendere un assistente?”

Hai ancora dei dubbi se sia il caso o meno di farti aiutare da un assistente (virtuale o meno che sia) o da una persona in team?

Quando hai iniziato la tua attività avevi sicuramente più tempo e meno stabilità economica: in fondo, eri una startup.

Oggi, però, che sei un professionista affermato, hai un costo orario così elevato che l’unica attività in grado di giustificare l’investimento che la tua impresa di consulenza finanziaria fa su di te, per farti impiegare il tempo in maniera proficua, è farti stare davanti ai clienti… ma non ne puoi svolgere altre!

Tutto il resto deve essere delegato a una figura professionale che costi molto meno di te.

Questo è un modo imprenditoriale di ragionare: alla fine vendi tempo, quindi per andare in scala devi liberare il tuo tempo, delegando le mansioni che hanno un basso ritorno sull’investimento (mi riferisco alla burocrazia, principalmente) ai tuoi assistenti.

Solo così potrai impiegare tutto il tuo lavoro nello stare davanti ad altre persone, che sono i tuoi clienti (potenziali o meno che siano): essi ti garantiranno veramente una crescita importante.

Oggi, devi perseguire senza tregua due obiettivi fondamentali:

  1. Acquisire nuovi clienti;
  2. Servire i clienti attuali.

La velocità di crescita della tua attività è in diretta relazione con la quantità di tempo che puoi dedicare all’acquisizione di nuova clientela.

Ciò significa che quanto più velocemente riuscirai ad avvalerti della collaborazione di un assistente o di una persona nel tuo team che svolga tutte le attività necessarie di back office, permettendoti di liberare del tempo che potrai impiegare per stare con i clienti, tanto più potrai far crescere la tua azienda, tagliando traguardi importanti.

Questa si chiama “logica imprenditoriale”, che è un elemento che sto cercando di condividere con te attraverso tutti gli strumenti possibili e immaginabili: il podcast, il canale Telegram, la mia Academy, la mia formazione in aula…

5. TIRIAMO LE FILA: UN CONSIGLIO – 33:35

In conclusione, mi sento di darti un piccolo consiglio.

Nel prendere le decisioni, viene commesso un errore in particolare più di altri: sto parlando del trattare ogni singola piccola decisione come se fosse la fine di tutto, la decisone della vita o l’unica grande opportunità e chance che possiamo cogliere o prendere.

Dopo trent’anni di attività professionale e quasi cinque da imprenditore, ho scoperto che tutte (e dico tutte!) le decisioni che ho preso mi hanno offerto comunque l’opportunità di essere aggiustate nel loro sviluppo, qualora esse non avessero dovuto funzionare a dovere.

Ho provato strategie di marketing che non hanno funzionato?

Mamma mia!

Ne ho provate tantissime!

Però, quando non funzionavano, le ho aggiustate.

Ho assunto collaboratori che non hanno funzionato?

Assolutamente sì!

Ma ho aggiustato anche quella determinata situazione.

Tutte le decisioni che ho preso, potenzialmente, quando non hanno funzionato a dovere, sono state da me aggiustate.

Morale?

Vai là fuori e comincia a prendere decisioni!

Meglio prendere una decisione e poi correggerla che non prenderne alcuna.

Una cosa è certa: se prendi decisioni, non potrai non avere successo.

6. IN CONCLUSIONE – 35:38

Mi auguro che, dopo aver seguito questa puntata del podcast, la tua capacità di prendere decisioni non costituisca più un problema.

Sapere cosa fare quando non si sa cosa fare richiede essenzialmente metodo e una mente lucida, fresca e riposata.

Ciò che ho cercato di insegnarti durante questo episodio è ciò che ho sperimento proprio in prima persona.

6.1 Un Ringraziamento Speciale… – 36:08

Prima di concludere, permettimi di ringraziare la mia ascoltatrice Stefania, che ha lasciato una breve recensione, scrivendomi che l’Imprendi(promo)tore Podcast l’ha incuriosita.

Grazie, quindi, Stefania: mi auguro che, oltre alla curiosità, tu abbia potuto ricavare, ascoltando le varie puntate, anche dei consigli per migliorare veramente il tuo modo di fare business.

 

Nel ringraziarti ancora per avermi seguito fin qui, ti invito a lasciarmi una recensione (nel caso ti sia piaciuta questa puntata) su Apple Podcast.

Non sai come fare?

Vai su:

www.imprendipromotore.it/podcast

Dove troverai tutte le istruzioni per lasciarmi una recensione direttamente su Apple Podcast, che ti ricordo essere la piattaforma più importante dedicata al podcasting a livello mondiale.

Sarà per me un piacere leggerti e ringraziarti all’interno della puntata successiva de L’Imprendi(promo)tore Podcast.

Ti ricordo inoltre che L’Imprendi(promo)tore Podcast va in onda, online, anche su Spotify e su Google Podcast.

Invece, per qualsiasi comunicazione, non esitare a scrivermi su Telegram a @EnricoFlorentino.

Nell’augurarti un buon ascolto dei vocali sul canale Telegram e una buona visione dei miei video sul canale YouTube, ti invito nuovamente a fare un giro sulla pagina del mio tour:

www.imprendipromotore.it/tour2020

Dove potrai vedere le tappe sparse per l’Italia.

 

Spero veramente di vederti presto in aula!

 

Io sono Enrico Florentino e voglio aiutarti a migliorare la tua impresa di consulenza finanziaria.

 

Ciao!

 

 

 

Hai ascoltato l’Imprendi(promo)tore: strategie per far crescere il tuo business, con Enrico Florentino. Per informazioni, domande o suggerimenti scrivi a info@imprendipromotore.it

 

 

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