Enrico Florentino
14 Ottobre 2019

#055 – Perché tenere un diario può migliorare la tua vita professionale e personale – di Enrico Florentino

Le neuroscienze hanno dimostrato che scrivere a mano permette di utilizzare contemporaneamente la parte destra e la parte sinistra del cervello.

Ciò vuol dire che solo scrivendo a mano puoi utilizzare razionalità e creatività contemporaneamente all’interno della tua vita professionale e personale.

Come puoi fare?

Semplice… Scrivendo un diario!

Perché scrivere quotidianamente un diario può aiutarti a migliorare la tua vita professionale e personale?

Perché scrivere un diario è una di quelle abitudini chiamate “chiave di volta”?

Perché, cambiata una di queste abitudini, a ruota, ne cambiano magicamente delle altre.

Scopri gli argomenti dell'episodio:
1. INTRODUZIONE – 1:48
2. LE ABITUDINI “CHIAVE DI VOLTA” – 4:43
3. TENERE UN DIARIO – 21:03
4. CONCLUSIONE – 40:58

Ciao e grazie per aver deciso quest’oggi di stare in mia compagnia ascoltando la puntata numero 54 dell’IMPRENDIPROMOTORE PODCAST. Io sono Enrico Florentino e voglio aiutarti a migliorare la tua impresa di consulenza finanziaria.

Prima di cominciare questo episodio, prenditi un momento per iscriverti a questo podcast e, se ti va, lascia una recensione.

1. INTRODUZIONE – 1:48

Spesso e volentieri ci è capitato di vedere dei film in cui il protagonista o la protagonista tenevano un diario al quale confidavano quanto vissuto durante la loro giornata: le gioie, i dolori, le passioni, le conquiste, gli obiettivi, le sfide…

Beh, è ormai assodato che tenere quotidianamente un diario, dove vengono annotate tutte le cose che ti accadono e non solo, sia un’operazione capace di metterti nella condizione di vivere una vita migliore, sia dal punto vista professionale, sia dal punto di vista personale.

1.1 La Mia Esperienza Personale – 2:24

Da quattro anni, ormai, cioè da quando ho deciso di fare l’imprenditore puro, tengono quotidianamente un diario che mi consente di confrontarmi con me stesso, con la mia creatività, le mie ansie, le mie paure, le mi sfide… Insomma, con tutto ciò che compone la cosa più bella che abbiamo a nostra disposizione: la vita!

Ho voluto dedicare la puntata di oggi de “L’Imprendi(promo)tore Podcast” a questa bellissima abitudine, per poter condividere con te quanto tale pratica mi abbia portato benefici e mi abbia consentito di raggiungere traguardi molto importanti.

Penso che quanto apprenderai possa esserti utile (o meglio, me lo auguro!) per iniziare a tenere anche tu un tuo diario: posso garantirti che funziona e che a beneficiarne sarà la tua vita professionale, quella personale e le relazioni con tutte le persone che ti circondano.

1.2 Una Puntata Mistica – 3:21

Quella di oggi è una puntata un po’ “mistica” (consentimelo…), visto che non tratterà le classiche questioni di marketing o d’impresa, come di solito capita fare in questo podcast dedicato ai consulenti finanziari e non solo.

Infatti, ritengo che il fatto di lavorare e divulgare ambiti e temi legati alla motivazione, alla leadership e a tutto ciò che deve essere per forza presente nella vita di un imprenditore (io credo moltissimo nel fatto che i consulenti finanziari siano degli imprenditori), cioè tutti quegli elementi necessari per costruire la mindset vincente di una persona che si pone delle sfide e cerca di raggiungere dei risultati, sia molto importante.

Tanto è vero che mi capiterà di dedicare periodicamente alcune puntate a delle tematiche simili a quella che tratteremo oggi, ovvero il tenere un diario.

2. LE ABITUDINI “CHIAVE DI VOLTA” – 4:43

Mi ha molto colpito un aforisma dell’autore del romanzo “Peter Pan, il ragazzo che non voleva crescere” (celebre testo da cui Walt Disney ha tratto il bellissimo film a cartone animato), cioè James Matthew Barrie.

L’autore scrive:

La vita di ogni uomo è un diario in cui egli intende scrivervi una storia, ma, in realtà, ne scrive un’altra. La sua ora più umile è quando mette a confronto il volume (ovvero ciò che ha scritto, N.d.A.) così com’è con ciò che ha promesso di fare.

Devo dire che c’è un’enorme saggezza in un’affermazione come questa, perché tutti quanti noi, prima o poi, dovremmo confrontarci con ciò che avremmo voluto fare e con ciò che siamo stati veramente in grado di realizzare.

In questo caso, penso che tu sia d’accordo col fatto che le sorprese non mancano: esse posso essere positive (nel caso in cui tu sia riuscito a superare ampiamente ciò che ti eri prefissato di fare e che avevi, magari, avuto modo di scrivere), ma anche negative (nel caso in cui tu abbia scritto un determinato obiettivo, senza essere stato in grado, poi, di raggiungerlo).

2.1 Le Buone Intenzioni – 6:08

Devo dirti che, nella mia attività di “consulente dei consulenti” (come mi piace definirmi…), mi è capitato di ascoltare un lunga serie di affermazioni, che arrivano, però, sempre dopo una sorta di “proposizione madre”, cioè la seguente affermazione importante:

So perfettamente che cosa vorrei dalla mia vita, ma, purtroppo, per tutta una serie di ragioni, non riesco proprio ad arrivarci.

Quindi c’è una sorta di costante continuare a promettere e a fare promesse a se stessi.

Per farti un esempio, molti dicono frasi simili alle seguenti:

  • “Ho intenzione di rimettermi in forma!”;
  • “Ho intenzione di scrivere un libro (o una newsletter)!”;
  • “Ho intenzione di migliorare la qualità della mia vita, cercando di essere più presente con i miei cari!”;
  • “Ho intenzione di far partire quel progetto!”;
  • “Ho intenzione di portare la mia conoscenza dell’inglese (sia parlato sia scritto) a un livello ottimale!”;
  • “Ho intenzione di sistemare le mie ‘posizioni debitori’, per cominciare, poi, a respirare!”;
  • “Ho intenzione di essere più organizzato!”;
  • “Ho intenzione di lasciare dietro le spalle alcune delle mie cattive abitudini!”;
  • “Ho intenzione di iniziare a cercare nuova clientela!”;
  • “Ho intenzione di fare, sicuramente, dei seminari finanziari il prossimo anno!”;
  • “Ho intenzione di concentrarmi solamente sui clienti meritevoli!”.

Ogni volta che sento questo tipo di affermazioni, mi viene in mente semplicemente una frase:

L’Inferno è lastricato di buone intenzioni!

Il problema è proprio questo: siamo pieni di dichiarazioni di intenti e continuiamo a farne ogni giorno, ma sono poche le persone in grado di mettere realmente in pratica e di mettere a terra ciò che si sono premurate di farci sapere, enunciando le frasi legate alle buone intenzioni future che ti ho appena riportato.

2.2 Le Vecchie Abitudini – 8:48

Tutto dipende, fondamentalmente, dallo scalfire quelle che sono vecchie abitudini.

Mi rendo conto che io per primo, in alcuni ambiti, non riesco a mettere in pratica tale attività, perché scalfire le vecchie abitudini e sostituirle con delle nuove vuol dire uscire da una certa area di comfort, la quale, alla fine, pesa moltissimo nella nostra vita.

Inoltre, col passare del tempo e “con l’accumularsi dei lustri alle spalle” (come si suole dire), diventa tutto più difficile.

Spesso, magari, sei anche stimolato, perché partecipi a un evento o a una conferenza, in cui, per esempio, ti capita di scambiare due chiacchiere con un collega che ti sembra possa raggiungere risultati importanti, come potresti fare tu, se seguissi il suo esempio.

Poi, però, dopo essere partito a mille col cambiamento (visto che la partenza deve essere assolutamente bruciante), perché animato dalle migliori intenzioni, al primo minimo ostacolo che incontri molli tutto.

Solitamente capodanno e il 1 Settembre sono due date straordinarie per fare dichiarazioni di intenti che, di solito, se perseguite, potrebbero portare a miglioramenti straordinari nella vita di ciascuno: in realtà, purtroppo, spesso rimangono lettera morta dopo pochi giorni.

Questo accade perché tutti gli esseri umani sono incapaci di aspettare: c’è una sorta di bulimia nel cercare di fare più cose possibili che vadano tutte nella direzione della dichiarazione di intenti, salvo poi rendersi conto del fatto che raggiungere determinati risultati può essere messo in pratica solo migliorando giorno dopo giorno le proprie competenze e cercando di essere migliori del giorno prima.

Il miglioramento, però, deve essere per forza incrementale: è impossibile perdere dieci chili in una settimana, nel senso che è fattibile solo a costo della vita.

Tutti i risultati, se vuoi che siano veramente duraturi, devono nascere da un’evoluzione costante nel tempo, che porta a step successivi, che si consolidano sulla base degli obiettivi raggiunti nei passaggi precedenti.

Del resto, la tua storia professionale è proprio questa…

Difficilmente sei partito da dieci, quindici o venti milioni di euro di masse gestite da te: in genere, hai costruito, nel tempo, il tuo insieme di clienti che poi si sono affidati a te.

2.2.1 Infelicità e Felicità – 12:04

È chiaro che vivere una vita di questo genere, ovvero vivere una sorta di divario tra ciò che sei oggi e ciò che intendi essere, porta a una sorta di infelicità: non c’è congruenza né coerenza tra l’immagine di te stesso che tu proietti e quella che è nella realtà.

Questo ti porta a lacerarti mentalmente, a fare in modo che subentri un sorta di stanchezza mentale e di dispiacere che ti porta a vivere una condizione che genera in te una sorta di sindrome dell’impostore: mi è capitato di riscontrare questo atteggiamento in più di qualche consulente…

Tale sindrome ti porta a provare a “fregare” le persone che ti circondano, anche se, alla fine, stai anche, consapevolmente, fregando te stesso: dichiari una cosa, ma non la fai, finché non volti lo sguardo da un’altra parte, perché, forse, non hai una sufficiente considerazione di te, da questo punto di vista.

Il mahatma Gandhi, che è stato veramente un grande leader, diceva:

Le felicità è quando quello che pensi, quello che dici e quello che fai sono in armonia.

È un argomento molto importante.

Spesso e volentieri, capita che gli esseri umani non siano realmente felici, proprio perché non c’è armonia tra ciò che dicono, ciò che pensano e ciò che fanno: c’è quasi una sorta di divisione della propria coscienza che non porta all’armonia, bensì a una distonia, se non, talvolta, anche a una cacofonia, che crea solo un grande rumore tra ciò che si pensa, ciò che si dice e ciò che si fa.

2.2.2 Cambiare un’Abitudine per Volta – 14:24

Cominciare a lavorare sulle proprie abitudini penso sia proprio la chiave di volta per poter migliorare la propria vita e i propri risultati.

Ma stai attento: se vuoi provare a mettere mano contemporaneamente a tutti gli aspetti che caratterizzano la tua vita, rischi o di non incominciare mai a cambiare o di cominciare e di abbandonare dopo poco, perché è troppo difficile riuscire a essere concentrati su mille fronti.

Immagina se tu dovessi contemporaneamente:

  • Dimagrire;
  • Cominciare a studiare una lingua straniera;
  • Cominciare a leggere dei libri (cosa che non avevi mai fatto prima);
  • Cominciare a riorganizzare completamente il tuo tempo (es.: alzandoti presto).

Se cominci a esporti su più fronti, è evidente che, prima o poi, inizierai a trovare delle scusanti che ti porteranno a mollare dopo poco tempo o a non fare assolutamente nulla di ciò che ti sei prefissato.

2.3 Le Abitudini “Chiave di Volta” – 15:34

Perciò, è importante lavorare su un fronte unico, magari cercando anche di analizzare quei comportamenti che ti portano ad auto-sabotarti, perché ti fanno non essere fiero di te stesso o ti fanno pensare di non essere all’altezza di fare determinate cose.

Per fare ciò, devi cercare di correggere quelle abitudini che io definisco “Chiave di Volta”.

Esse sono le abitudini che, quando vengono modificate, influenzano il cambiamento di molte altre: le abitudini chiave di volta tengono insieme un’enorme quantità di altre fondamentali abitudini, per questo, modificandone una, se ne cambiano molte altre.

Ti trovi quasi di fronte a un effetto domino delle abitudini.

Le abitudini chiave di volta possono essere descritte in questo modo:

Le abitudini chiave di volta sono dei piccoli cambiamenti (o abitudini) che le persone introducono nella loro routine quotidiane e che influenzano moltissimi altri piccoli aspetti della loro vita.

Come ti dicevo prima, è una sorta di effetto domino.

Ti riporto un esempio.

Immagina che una persona inizi ad allenarsi una volta alla settimana (è l’abitudine chiave di volta): grazie a tale comportamento, incomincia a sentire anche il bisogno di cominciare a mangiare meglio (è la seconda abitudine che entra in gioco).

Ma non basta: col passare del tempo, si sente anche molto più produttivo dal punto di vista dell’attività lavorativa (inserisce una terza abitudine).

Questo è assolutamente vero!

Nel momento in cui tu cominci ad allenarti, cominci ad avere una miglior gestione dello stress: ti comporti in maniera migliore nei confronti dello stress negativo, hai più resilienza e, nel contempo, fai in modo che si sviluppi lo stress positivo che ti fa performare molto meglio.

Inoltre, col tempo, scopri che allenarti una volta a settimana ti porta a scegliere di mangiare dei cibi che ti permettano di essere più performante durante l’attività sportiva e che ti facciano fare meno fatica.

Allenarsi una volta settimana, sentire il desiderio inconsapevole di mangiare meglio e, conseguentemente, mangiare meglio, nonché essere più produttivi sul lavoro, sono tutte attività che portano la persona col vizio del fumo a fumare di meno, per esempio, e, inspiegabilmente, a mostrarsi più paziente coi sui colleghi e con i suoi cari.

Cominciare a fumare meno ed essere più paziente con colleghi e parenti sono caratteristiche che lo appagano talmente che usa molto di meno la carta di credito, per esempio: essendo meno stressato e avendo aumentato la propria motivazione verso i suoi obiettivi, tende a cercare molto di meno la gratificazione derivante dal comprare determinati prodotti o dal fare shopping.

Come vedi, da una piccola abitudine (cominciare ad allenarsi una volta a settimana), con una sorta di effetto domino, entrano nella tua vita una serie di buone e nuove abitudini che ti faranno diventare una persona completamente diversa: tutto ciò avviene perché hai deciso semplicemente di allenarti una sola volta a settimana.

2.4 Prova! – 20:06

Tutte le abitudini chiave di volta scatenano una sorta di reazione a catena di altre buone abitudini e possono alterare rapidamente ogni aspetto della vita di ciascuno: provare per credere!

Ciò che sta accadendo a me da quattro anni a questa parte è la dimostrazione che questo metodo funziona: io ho cambiato tutta la mia vita solo perché ho provato a mettere in pratica questo metodo.

Ma non solo io sento questo cambiamento: come me, molte altre persone si sono dotate di una routine quotidiana completamente positiva e virtuosa e hanno notato gli stessi cambiamenti che ti sto riportando io, basandomi sulla mia esperienza di vita personale.

3. TENERE UN DIARIO – 21:03

Tenere quotidianamente un diario con un’approfondita analisi delle esperienze che hai fatto durante la giornata è un’attività ad alto valore aggiunto, che aumenta la consapevolezza di sé e migliora tutte le abilità a tua disposizione, nonché le sinergie tra di esse.

È fondamentale: se, ogni giorno, riesci ad avere piena consapevolezza di ciò che hai fatto, degli errori commessi e di che cosa potresti migliorare, cominci a installare dentro di te delle sane abitudini, che ti porteranno a migliorare il tuo modo di essere e il tuo modo di vivere.

Uso il termine “installare”, perché le abitudini si comportano esattamente come i software di un computer.

3.1 La Mia Esperienza Personale – 22:07

Ritengo che l’abitudine di scrivere un diario quotidianamente sia, dal mia punto di vista, una delle abitudini più trasformative e potenti che possano esistere: me ne sono reso conto da quattro anni a questa parte.

Tenere un diario e sfogliarlo ogni tanto significa compiere uno straordinario viaggio a ritroso in quello che è il percorso che ho avuto modo di fare, in quelli che sono gli errori che ho commesso, in quelli che sono gli aspetti della mia vita che ho migliorato, in quelle che sono le abitudini che ho avuto modo di installare o disinstallare (e che all’inizio credevo di non poter perdere)…

Ma la cosa più importante è che il viaggio che faccio, rileggendo il mio diario, è, principalmente, attraverso le idee che mi sono venute in mente e la mia creatività.

Mi capita ancora oggi, risfogliando diari di due o tre anni fa, di avere un doppio compiacimento: per prima cosa, ho avuto delle idee che sono riuscito a realizzare, ma che, al tempo, mai avrei immaginato di essere in grado di mettere in pratica; in secondo luogo, per quanto riguarda le idee che non sono riuscito a rendere reali, oggi, mi sento sufficientemente esperto, competente e forte per poterle mettere in atto.

Di conseguenza, è veramente qualcosa di straordinario che ti consiglio di mettere in pratica il prima possibile.

3.2 L’Esperienza degli Altri – 23:41

Tra l’altro, mi rendo conto che ci sono sempre più persone che hanno preso questa sanissima abitudine, tanto che, spesso, riescono proprio a mettere in atto ciò che scrivono.

Va detto anche, però, che ce ne sono moltissime che hanno cominciato a scrivere un diario, ci hanno provato, poi hanno mollato, magari lo hanno ripreso, ma, infine, hanno abbandonato il tentativo del tutto.

Quindi, la puntata di oggi vuole aiutarti a cercare di capire come fare e a evitare gli errori che io stesso ho commesso, nel tenere un diario: può sembrare una banalità, ma, in realtà, non lo è.

In questo modo, spero che tu possa trarre il massimo del giovamento, sia a livello professionale, sia a livello personale, da questa abitudine meravigliosa.

3.3 I Vantaggi del Tenere un Diario – 24:40

Vediamo, quindi, i vantaggi del tenere un diario.

  1. Non farsi condizionare dagli altri;

Prova a pensarci: la maggior parte delle persone vive la propria vita alle condizioni poste dagli altri.

Basta pensare ai social media, alla posta elettronica, ai luoghi di lavoro, ai contesti in cui viviamo (compresa la famiglia)…

Sono tutti contesti che condizionano profondamente la nostra vita.

Mi voglio focalizzare sui social media e sulla posta elettronica.

Appena hai un momento libero, in generale, prendi il telefono e vai subito a controllare se hai un nuovo messaggio su WhatsApp, se c’è posta, se hai ricevuto dei nuovi like all’ultima foto da te postata sui social…

Se ci pensi bene, è un modo di consegnare la nostra vita ad altri: essa è fortemente condizionata dal valore altrui.

Per questo motivo, ti suggerisco di fare come me: scrivi il tuo diario appena sveglio.

Io lo faccio abitualmente.

Questo perché, mentre dormi, la tua mente subcosciente ha fermentato e ha continuato a lavorare per te: ha provato a trovare la soluzione rispetto ad alcuni dei problemi che ti attanagliano (il detto “lascia che ci dorma sopra” non è solo un modo di dire: accade realmente).

De Filippo diceva:

Adda passà a nuttata.

Deve passare la notte, prima che tu possa prendere una decisione.

Nel momento in cui ti svegli, la prima cosa che devi fare è metterti in un luogo tranquillo, per lasciare che il tuo flusso creativo esca dalla tua testa.

Questo presuppone che tu ti doti di una tua routine, in cui lo scrivere il diario deve diventare un passaggio fondamentale.

La mia è molto semplice:

  • Mi sveglio alle 5:00;
  • Prendo un caffè;
  • Mangio una mela;

Mi serve per dopo, quando svolgerò la mia attività fisica quotidiana.

  • In quei quarantacinque minuti che intercorrono tra il risveglio e l’inizio dell’attività fisica, di solito, dedico una decina di minuti al diario e una mezz’ora alla lettura;

Ti ricordo che leggere una quarantina di minuti al giorno ti consente di leggere un saggio di duecento pagine ogni dieci giorni: ciò ti porta a essere un grandissimo lettore, visto che il 60% degli italiani legge, in media, un libro all’anno.

Ti ricordo, inoltre, che la lettura è il vero vantaggio competitivo di ogni professionista.

  • Svolgo la mia abituale attività fisica per un trenta/quaranta minuti;

Ho un tappetino su cui faccio quella che chiamo la “ginnastica da camera”, nel senso che svolgo, all’interno della mia camera da letto, una serie di esercizi a corpo libero, che sfruttano, tra l’altro, il peso del corpo per rassodare i muscoli.

  • Doccia;
  • Colazione.

Così, sono pronto per iniziare la giornata, visto che mi sono messo nella condizione in cui corpo e cervello siano al massimo delle loro potenzialità.

Non puoi iniziare la giornata un’ora dopo esserti svegliato: la cominci dopo due ore e mezza/tre ore dal tuo risveglio.

Con l’attività fisica e la lettura, sei già veramente pronto per poter affrontare tutte le sfide della quotidianità con una verve e una forza importanti: provaci, perché è qualcosa di veramente straordinario.

Se riesci a perseverare nel cambiare in un’abitudine, che ti porta, oggi, per esempio, a svegliarti tardi, riuscendo ad alzarti presto dal letto, ti assicuro che potrai migliorare in moltissimi aspetti della tua vita.

  1. Migliorare il tuo potenziale creativo;

Il diario ti può aiutare molto a migliorare il tuo potenziale creativo.

Se penso a tutte le persone particolarmente creative (io, per altro, mi annovero tra di esse), riconosco il fatto che tutte loro hanno una caratteristica comune: si concentrano sul risultato.

Al contrario, la stragrande maggioranza delle persone è concentrata sul problema.

È, però, il risultato che impone creatività.

Di conseguenza, tenere un diario ti aiuta a segnare tutte le possibili soluzioni legate a determinati problemi: a un certo punto, ti sveglierai una mattina e tutto ciò che non riuscivi a partorire, in termini di idee, il giorno prima, ti verrà subito alla mente il giorno dopo.

Circa due settimane fa, mi è capitata una cosa singolare.

Stavo preparando una conferenza per il “Roadshow” di GAM, dove mi si chiedeva di parlare della tangibilità del servizio e di come rendere tangibile ciò che non lo è (cioè il servizio stesso).

Credimi: per una settimana, non mi sono venute idee, poi, una mattina, all’improvviso, sono arrivate tutte insieme in un flusso di concetti, che mi ha permesso di preparare la presentazione in poco più di un’ora.

  1. Tenere traccia dei progressi;

Tenere un diario ti permette di ricordare tutti i tuoi progressi: puoi tenere traccia di ciò che è andato bene e di ciò che è andato male durante la giornata, per esempio.

Inoltre, ti aiuta ad apportare le giuste correzioni agli errori che hai compiuto.

Tra l’altro, scrivere i tuoi obiettivi andrà talmente a lavorare sul tuo subconscio che ti metterà nella condizione di poter consumare il tuo mondo interiore, facendo rapidamente diventare realtà ciò che hai in testa: è straordinario ed è proprio così!

Nel momento in cui tu scrivi, succedono due cose molto importanti:

  • Accountability;

Se scrivi, vuol dire che non puoi fare a meno di dichiarare che quel determinato risultato tu lo vuoi conseguire a tutti i costi.

Quindi, l’accountability è fondamentale: se ti dichiari responsabile e scrivi una determinata cosa, vuol dire che la vuoi proprio realizzare.

  • Realizzazione

Poter scrivere implica che il subconscio lavori così tanto da trasformare quello che hai in testa in vera e propria realtà.

  1. Recuperare più velocemente le fatiche mentali quotidiane;

Tenere un diario ti permette di recuperare più velocemente le fatiche mentali quotidiane.

Ti faccio un esempio.

Visto che sei un imprenditore (sai che la penso così), converrai con me che, spesso, fai molta fatica a staccarti dal lavoro.

Alla fine della giornata, non passi il badge al tornello e dici:

“Perfetto: ora faccio me stesso. Non sono più al lavoro, quindi non faccio più l’imprenditore.”

Purtroppo o per fortuna, la testa continua sempre a lavorare.

Tutto questo ti porta a essere proiettato in continuazione sul futuro, non vivendo per nulla il presente, cosa che, invece, dovresti fare il più possibile: dovresti ragionare come gli orientali, che credono che esista solo il presente e che il passato e il futuro non siano reali, perché esistono solo nella nostra testa.

Lavorare sul diario, al termine della giornata, ti può, sicuramente, consentire di chiudere le situazioni lasciate in sospeso, in modo tale da riaprile solo il giorno dopo: dico chiuderle, perché metterle su carta significa toglierle dalla tua testa e lasciarle lì per il resto della giornata.

Ne ho parlato anche in un’altra situazione, quando dicevo che le serie tv finiscono sempre sul più bello, perché c’è un effetto, misurato da una psicologa bielorussa, che racconta che, nel momento in cui non chiudiamo nella nostra testa un evento o un momento, scrivendolo, per esempio, il nostro cervello continuerà a riproporcelo.

Questo effetto, col tempo, può diventare veramente un supplizio, perché, nel momento in cui il cervello ti ripropone sempre costantemente lo stesso pensiero, lo visualizzi in continuazione e ti senti stressato da questo continuo riproporre.

Al contrario, se scrivi i pensieri, visto che carta canta e villan dorme, potrai occupartene il giorno dopo.

Quindi, alla fine della tua giornata, andare a scrivere che cosa sei stato in grado di realizzare provoca in te un’enorme soddisfazione: riesci finalmente a fare il cosiddetto “baffetto” di fianco a diverse voci della lista delle cose fatte.

Detto questo, anche il non segnare delle voci non è un problema: potrai riportarle sulla pagina del giorno successivo, in modo tale che tu possa svolgerle a tempo debito.

La mattina seguente, oltre alle voci riportate dal giorno prima, aggiungerai le nuove che ti vengono in mente e capirai quali siano le priorità da affrontare immediatamente durante la giornata.

Più ti abituerai a questo, più le tue vittorie private ti porteranno a essere vittorioso a livello pubblico, visto che, da sempre, le vittorie private precedono quelle pubbliche!

È così!

È una questione di coerenza e di virtuosità (o virtuosismo… Non so quale sia il termine più corretto!): il fatto di imparare in privato ad acquisire nuove abitudini ti porta ad apprendere quella mentalità (o mindset) che ti permetterà di vincere a livello pubblico.

Tenere un diario, quindi, ti permette di fare una riflessione anche la sera, alla fine della giornata, quando devi fare un bilancio di ciò che è accaduto.

Tali riflessioni potranno essere elaborate anche durante la notte dal tuo subconscio, in modo tale che possa generare delle soluzioni circa eventuali problemi, per i quali non ne hai ancora trovata una, o eventuali errori commessi, dai quali puoi imparare solo dei nuovi insegnamenti per il futuro.

  1. Sentirsi più coerenti e costanti;

Un’altra cosa importante, che mi viene da condividere con te e che ho provato, tenendo un diario, è che scrivere due righe alla fine di una giornata ti fa sentire più coerente e costante, oltre, naturalmente, a permetterti di fare maggiore chiarezza dentro di te.

Il fatto di scrivere quotidianamente, per forza di cose, ti porta a vedere te stesso da un altro punto di vista e ti sprona a essere maggiormente coerente e costante.

Alla fine, ti rendi immediatamente conto che, se non fai determinate cose che avresti dovuto fare, ti stai solo prendendo in giro da solo: scrivere ti porta a non vivere una spiacevole esperienza.

Inoltre, probabilmente, col tempo, preferirai fare le cose che avresti dovuto fare e che non hai fatto in quel momento, proprio per provare il piacere di raccontare a te stesso, scrivendolo, ciò che hai raggiunto.

Fatti anche i complimenti sul tuo diario, per aver portato a termine un compito importante, che, magari, ti pesava, perché non rientrava nella tua area di comfort.

  1. Migliorare la tua emotività;

Sicuramente tenere un diario migliora molto la tua emotività, perché ti permette di trasferire le emozioni negative sulla carta: affidi al tuo diario il dolore, il dispiacere o la delusione che puoi aver ricavato da un’esperienza fatta.

Tali esperienze sono lì, sulla carta, a dimostrazione del fatto che sono state da te vissute, ma, soprattutto, che le hai anche superate: trasferendole su carta, non fai altro che spogliarti delle emozioni negative ad esse correlate.

  1. Essere grato e, quindi, comprendere il valore degli altri.

È un elemento a cui sono molto sensibile: non a caso, ho dedicato un podcast intero sul tema della gratitudine.

Tenere un diario, che ti consenta di poter essere grato alle persone che incontri o ai momenti che la vita ti ha presentato (sia che siano belli, sia che siano brutti), ti aiuta tantissimo a comprendere il valore degli altri.

La gratitudine ti porta inevitabilmente a donare, perché ti rende più felice: essa è un’ottima occasione per rendere le altre persone, che si relazionano con te, come te.

Il fatto che tu sia grato e che tu esprima gratitudine sicuramente aiuterà a rafforzare le tue emozioni e la tua personalità, nonché a renderti più ottimista e a ridurre il tuo legame con gli aspetti materiali della vita.

Per carità, non c’è nulla di male ad avere un rapporto del genere con gli aspetti materiali della vita, ma pensare di essere solo perché si possiede rischia di farti perdere di vista chi tu sia, nel momento in cui non possiedi più nulla.

Anche questo ultimo punto è un vantaggio del tenere un diario, perché una parte di esso deve essere destinata a parlare delle persone a cui sei grato: ti consiglio di farlo.

Puoi anche lasciarne una per gli eventi della vita a cui sei particolarmente grato e che ti hanno dato molto: possono anche essere momenti che hanno provocato in te del dolore, perché, comunque sia, da quell’esperienza, hai sicuramente ricavato un nuovo modo di affrontare la vita.

Questo non può che essere foriero di nuovi modi di essere, di sentirsi e di comportarsi.

4. CONCLUSIONE – 40:58

Sono arrivato al termine di questa puntata del podcast, dedicata al tenere un diario.

Spero che quanto ho avuto modo di condividere con te, circa lo scrivere quotidianamente un diario, possa darti lo spunto per andare in una cartoleria, in un negozio Moleskine o dove vuoi tu (es.: potresti andare su Amazon e cercare “diario”: ne trovi a bizzeffe), per comprare un quaderno (non importa se abbia la copertina rigida o morbida).

In tal modo, prendendo carta e penna, potrai finalmente cominciare a scrivere.

Le neuroscienze hanno individuato il fatto che lo scrivere a mano, con carta e penna, ti consente di utilizzare, contemporaneamente, entrambi gli emisferi celebrali: il sinistro, cioè quello razionale; il destro, cioè quello dedicato alla creatività.

Se avrai voglia di far rientrare la scrittura di un diario fra le componenti della tua routine, ti renderai ben presto conto di quanto un diario possa aiutarti nelle tante fasi che, come ti ho raccontato in questa puntata, appartengono alla tua vita e al tuo vivere quotidiano.

Fammi sapere che cosa ne pensi, lasciandomi un tuo commento direttamente su questa pagina, su cui è pubblicato questo podcast, che potrai trovare anche all’interno del blog, al seguente link:

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Se dovessi ascoltare questa puntata tramite la app Podcast di Apple, non dimenticare di lasciare una recensione (se fosse possibile, a cinque stelle) e, soprattutto, di scrivermi un tuo commento: sarà per me un piacere leggerlo, condividerlo all’interno del podcast, con gli altri utenti, e risponderti.

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Prima di concludere questo episodio, voglio invitarti a iscriverti al gruppo Facebook de L’Imprendi(promo)tore, se non l’avessi già fatto: è il miglior modo per accedere ai contenuti esclusivi che puoi trovare su di esso.

Mi riferisco ai miei due show live:

  • L’Imprendi(promo)show;
  • L’Aperi(promo)tore.

In questi due programmi, da me realizzati per tutto l’anno scorso, ho intervistato diversi consulenti finanziari formatori che hanno a che fare con il mondo della consulenza finanziaria.

Sappi che il gruppo è composto esclusivamente da consulenti finanziari che vogliono migliorare il loro modo di fare impresa e consulenza finanziaria, come te.

Cerca su Facebook IMPRENDIPROMOTORE – il gruppo e clicca sul pulsante per iscriverti.

Per oggi è tutto.

Io sono Enrico Florentino e voglio aiutarti a migliorare la tua impresa di consulenza finanziaria.

Ciao!

Alla prossima puntata,

Enrico Florentino

 

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