Enrico Florentino
24 Novembre 2020
Soffermarti sugli insuccessi lavorativi danneggia la tua impresa di consulenza finanziaria. E se ti dicessi che vale anche per i successi? Leggi e scopri perché.
Johnny Cash, celebre cantautore americano, ha detto:
“Si costruisce sul fallimento. Usalo come un trampolino di lancio. Chiudi la porta del passato, non dimenticare i tuoi errori, ma non fissarti su di essi”.
Come avrai capito, il tema di questo nuovo articolo è il rapporto con fallimento. Ma anche con il successo.
Tutti ci troviamo a fronteggiare questo tipo di situazioni, in qualsiasi ambito della nostra vita: un successo sportivo, un fallimento relazionale… ma quelli sul piano professionale sanno bruciare o renderci euforici in un modo che potrebbe danneggiarci.
E tu, quanto tempo passi a pensare ai tuoi fallimenti lavorativi?
Alcuni ne fanno una completa ossessione, continuando a pensarci per ore, giorni o, addirittura, anni.
Riflettere sugli ostacoli che possono presentarsi lungo il percorso (facendoci inciampare) è sicuramente essenziale per ogni professionista sinceramente interessato al proprio business.
Pensaci un attimo.
Riflettere su errori e insuccessi non è mai piacevole, ma può essere estremamente utile.
Infatti, è in questo modo che impariamo a comprendere:
- Dove abbiamo sbagliato;
- Cosa avremmo potuto fare meglio;
- Su quali aspetti dobbiamo ancora lavorare;
- Come raggiungere i nostri obiettivi futuri.
Allo stesso modo, è importante festeggiare i nostri traguardi, usandoli come trampolino di lancio per migliorare e spiccare nella massa confusa dei competitor che popolano il nostro settore.
Ma bada bene: devi fare molta attenzione a quanto tempo dedichi a queste riflessioni. Così come non puoi stare costantemente a rimuginare sui tuoi errori, non puoi crogiolarti in eterno pensando ai tuoi successi.
Entrambi gli eccessi, alla lunga, si rivelano dannosi.
Vuoi scoprire perché?
Continua a leggere!
Gestione dei successi e degli insuccessi
Imparare a gestire il nostro stato mentale dopo una situazione di successo o di insuccesso è fondamentale in ogni aspetto di vita. Ma a livello professionale, questo fa la differenza nel percorso di sviluppo del proprio business.
È necessario soffermarsi a riflettere:
- Sugli errori e i fallimenti professionali;
- Sui successi e i traguardi raggiunti.
Ma perché è così importante?
Tutti i professionisti che svolgono un lavoro imprenditoriale – io stesso ne sono un esempio – vivono costantemente alti e bassi.
Prima capiremo come approcciarci serenamente tanto ai momenti positivi quanto a quelli negativi, più la nostra vita – professionale e non – ne beneficerà.
Il tutto restando sempre ben focalizzati sui nostri obiettivi.
Perché un imprenditore, in termini strategici, deve avere assolutamente chiare le prospettive della sua azienda.
È un discorso che vale anche per te e per la tua impresa di consulenza finanziaria.
Quindi, come affrontare gli inevitabili alti e bassi che fanno parte della vita di ogni impresa?
Ho un piccolo suggerimento per te.
Si tratta di un vero e proprio metodo, definibile come “Two-minute drill”, ovvero, letteralmente, “Due minuti di trapano”.
Vediamo di cosa si tratta.
La tecnica del “TWO-MINUTE DRILL”
Che ci si trovi di fronte a una situazione di fallimento o di successo, l’approccio dovrebbe essere sempre lo stesso: soffermarsi per due minuti sulla questione e poi passare oltre.
Insomma: piangere per due minuti nel primo caso e festeggiare – sempre per due minuti! – nel secondo.
Ma non un attimo di più.
So bene che un insuccesso lavorativo può causare danni consistenti, che siano momentanei o duraturi. Ma è anche vero che proprio dai fallimenti si apprendono, in larga parte, le strategie da mettere in atto per migliorare ed evitare di reiterare in continuazione gli stessi sbagli.
È dagli errori che, nella maggior parte dei casi, si traggono gli insegnamenti più duraturi.
Questo messaggio, dunque, è importantissimo: ogni volta che attraversi un momento di difficoltà, prenditi due minuti per pensarci su, poi chiudi quel capitolo e passa oltre, senza perdere tempo a rimuginare o colpevolizzarti.
Mai piangere sul latte versato.
Ciò su cui è veramente importante ragionare, invece, è la tua reazione all’insuccesso.
La parola d’ordine è: ANDARE AVANTI, SEMPRE.
Devi costantemente impegnarti a cercare una soluzione ai tuoi problemi, tenendo bene a mente gli obiettivi che ti sei prefissato per la tua azienda.
Lo stesso principio vale anche in caso di successo: celebrare un buon risultato è fondamentale, ma una volta vinta la partita è il momento di passare subito alla sfida successiva.
Non bisogna mai cullarsi di fronte a un traguardo raggiunto. Il rischio, infatti, è perdere o compromettere quel focus che, in qualità di imprenditore, devi avere sempre davanti ai tuoi occhi.
Trovo che un approccio simile sia estremamente utile, soprattutto se consideri che successo e fallimento sono essenzialmente due facce di una stessa medaglia: il tuo modo di fare impresa.
Pensaci: la strada del successo imprenditoriale è costellata di errori e momenti di fallimento, lo vediamo ogni giorno.
Ciò che veramente conta, però, è la velocità con cui ci rialziamo dopo una caduta. La stessa velocità che, dopo aver vinto una partita, ci spinge immediatamente a pensare a quella successiva.
Per concludere…
Come vedi, dunque, successo e fallimento sono due ingredienti imprescindibili nella vita di un imprenditore.
Ti basti pensare che Bill Gates fu espulso da Harvard per cattivo rendimento.
Eppure… dove si trova oggi?
A capo di una delle aziende più ricche e famose del mondo.
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A presto,
Enrico Florentino