Enrico Florentino
27 Gennaio 2020

#067 – 2030 Odissea nella Consulenza finanziaria – di Enrico Florentino

Il futuro è una delle cose che più spaventa le persone, perché viene visto più come una minaccia che come un’opportunità.

Tale affermazione è vera soprattutto per chi non si prepara a tempo debito per poterlo affrontare.

Dato che sei un imprenditore, devi vedere il futuro come una possibilità e non come una minaccia: perciò, ti devi preparare per affrontarlo al meglio, riuscendo a cavalcare i trend che verosimilmente caratterizzeranno i prossimi dieci anni della storia della nostra professione.

Non sai come fare?

Segui questa puntata del podcast e scoprilo!

Scopri gli argomenti dell’episodio:
1. INTRODUZIONE – 0:52
2. LA PREVISIONE DEL FUTURO – 2:31
3. LE QUATTRO TENDENZE FUTURE DELLA NOSTRA PROFESSIONE – 13:51
4. IL RUOLO CENTRALE DEI CONSULENTI DEL FUTURO – 34:41
5. CONCLUSIONE – 35:55

Ciao e grazie per aver deciso quest’oggi di stare in mia compagnia ascoltando la puntata numero 67 dell’IMPRENDIPROMOTORE PODCAST. Io sono Enrico Florentino e voglio aiutarti a migliorare la tua impresa di consulenza finanziaria.

Prima di cominciare questo episodio, prenditi un momento per iscriverti a questo podcast e, se ti va, lascia una recensione.

 

Come sarà la professione nel 2030?

Perché provare a comprendere il futuro che verrà, può aiutarti sin d’ora a migliorare i tuoi risultati?

Come prepararsi ad un decennio fondamentale per la tua professione e per la tua impresa di consulenza finanziaria?

1. INTRODUZIONE – 0:52

Ho sempre avuto una passione per tutto ciò che è futuro.

Per questo, in questa puntata del podcast, non potevo esimermi dall’interrogarmi su quali potranno essere le possibili evoluzioni della professione di consulente finanziario.

Ho preso questa decisione, innanzitutto perché, visto che faccio l’imprenditore con lo scopo di far scoprire il proprio futuro ai consulenti finanziari, non potevo non chiedermi quali potessero essere le strade che il settore intraprenderà e, quindi, quali servizi potrebbero essere più di altri di interesse per i consulenti finanziari, i quali, svolgendo oggi la loro professione ed essendo serviti dall’ecosistema de L’Imprendi(promo)tore, potrebbero trarne dei vantaggi.

Inoltre, penso che essere preparati al futuro (a prescindere da come esso si svilupperà) ci costringa (nessuno escluso, ovviamente) a migliorare, studiare, lasciare le vecchi abitudini… In un parola, a renderci migliori.

Per scoprire quali siano le mie visioni relative al futuro della professione di consulente finanziario non ti resta che seguire la puntata di quest’oggi de L’Imprendi(promo)tore Podcast.

2. LA PREVISIONE DEL FUTURO– 2:31

Perché ho voluto concentrarmi su una sorta di previsione sui dieci anni?

Mi rendo conto di quanto possa essere ardito immaginare quale potrebbe essere lo scenario tra dieci anni: a volte si fa fatica a immaginarlo a uno o due anni di distanza.

Non oso immaginare quanto possa essere difficile farlo a dieci anni con accuratezza.

Però, condivido ciò che diceva Malcom X, ovvero:

Il futuro appartiene a coloro i quali si preparano ad affrontarlo oggi.

Credo profondamente in questa massima del leader afroamericano, proprio perché, se non iniziamo oggi a tentare di capire come potrà essere il futuro della nostra professione, difficilmente riusciremo ad arrivarci preparati, dato che sta arrivando con una velocità incredibile.

Mi immagino già, caro ascoltatore, che tipo di sensazioni potresti provare oggi nel pensare come sarai tu stesso nei prossimi dieci anni o tra dieci anni.

Probabilmente ti saranno tremati i polsi: infatti, il futuro viene visto sempre come una minaccia e non come un’opportunità.

Io, da imprenditore, non posso che viverlo come una grande opportunità.

Ma è anche probabile che tu abbia fatto spallucce, forse perché ti trovi già in età pensionabile o perché adotti una mentalità (mindness) abbastanza scettica che ti porta a occuparti solo del presente e non del futuro.

Oppure potresti già essere attrezzato per poter affrontare preparato e nel miglior modo possibile il domani.

2.1 Velocità e Previsioni – 4:39

Una cosa è certa, però: la velocità con la quale le situazioni cambiano è tale per cui diventa veramente difficile fare previsioni.

Nonostante ciò, in questa puntata, cercherò di prefigurarmi quello che potrebbe essere realmente il futuro della professione di consulente finanziario, tra una decina d’anni.

Francamente non so se tutto quello che avrò modo di condividere con te si avvererà: magari ci daremo un appuntamento di qui a dieci e vedremo quante ne ho intuite e quante ne ho sbagliate.

È certo, però, che, a prescindere da quanto accadrà, prepararsi al futuro e percorrere il viaggio verso il domani (essendo consapevole del fatto che il viaggio ha un enorme potere trasformativo in te, come in chiunque) siano operazioni veramente fondamentali per le sorti della tua impresa.

È trasformativo proprio perché migliorare la tua professione e cambiare il tuo modo di fare impresa vuol dire mettere mano alle tue competenze, il che, a sua volta, significa dare tonicità alla tua impresa.

Questo perché, se ti metti in discussione, cominci a sentire il bisogno di migliorare tali competenze e di cambiare mentalità: è abbastanza normale che questa tonicità, questo star bene e questa capacità di far star bene la propria impresa siano dei risultati relativamente naturali da raggiungere.

Inoltre, il fatto di mettere mano alle tue competenze e il fatto di prepararti al futuro faranno in modo che tu appartenga a quel 5% di quegli imprenditori che fanno la grande differenza, rispetto a un 95% che non si muove, fa fatica a innovarsi, è legato a un concetto di scarsità e non di abbondanza e tende a campare.

2.2 Il Fattore Tempo: l’Esempio di Amazon – 7:08

C’è un primo elemento da cui, oggi, non possiamo assolutamente prescindere: il fattore tempo.

Facevo un po’ di riflessioni, in questi giorni di preparazione di questa puntata del podcast, intitolata “2030 Odissea nella Consulenza Finanziaria”.

Tale riflessione era collegata alle grandi aziende di successo: tra di esse, ho individuato una sorta di fil rouge (o di minimo comune denominatore), che caratterizza tutte le aziende che, oggi, hanno successo.

Tutte quante (nessuna esclusa) hanno impostato buona parte dei propri prodotti e servizi su una particolarità: far risparmiare tempo.

Se ci pensi bene, capisci che il tempo è la risorsa più scarsa che abbiamo a disposizione.

Oggi, per esempio, ho preso un treno per andare a trovare mia figlia: la cosa su cui riflettevo è che ho organizzato tutto il viaggio da un cellulare, cioè direttamente dal mio smartphone.

Era un’operazione impensabile fino a pochi anni fa.

Sfruttando l’occasione di questo viaggio di due ore da Milano a Padova, inoltre, ho ordinato dei libri su Amazon, che me li farà trovare direttamente a casa domani.

Quindi, riflettevo proprio sul fatto che Amazon (ma non solo) è riuscito a creare uno dei più grandi sogni di ogni consumatore: ottenere tutto ciò che desidera in pochissime ore.

Si può dire che, in alcune città (es.: Milano), il tempo che divide il tuo click dalla consegna del pacco direttamente alla tua porta di casa è veramente ridottissimo: sto parlando addirittura di poche ore.

Questo mi faceva riflettere sul fatto che più le aziende puntano sul far risparmiare tempo alle persone, più sono in grado di sostenere il valore di ciò che offrono.

Per intenderci, nel momento in cui vai a ordinare qualcosa su Amazon, lo fai un po’ perché potresti trovare qualche prezzo interessante, ma anche (e soprattutto) perché puoi risparmiare veramente moltissimo tempo: di conseguenza, non ti serve andare in giro a cercare e, soprattutto, il tempo che intercorre tra acquisto e consegna è veramente poco.

Ed è questa la grande differenza che sta facendo Amazon rispetto al piccolo commercio: i professionisti di questo settore non hanno le capacità di questa multinazionale, leader di un mercato vastissimo.

Esse ci hanno portato ad “amazonizzarci”: infatti, tutti quanti noi (compresi i nostri clienti) abbiamo aspettative di customer experience che sono molto vicine agli standard stabiliti da Amazon.

Questo determina il fatto che tutti quanti noi (nessuno escluso) dovremmo fare i conti con tali standard e con le relative aspettative dei clienti.

In futuro, saremo giudicati su questi parametri: non c’è appello possibile su questo punto di vista.

2.3 Pensa a Come Fosse il Mondo Dieci Anni Fa… – 11:17

Se ci pensi bene, una decina di anni fa, erano pochi i clienti che lavoravano a distanza con i propri consulenti finanziari: eppure, lavorare a distanza è un ottimo modo per risparmiare tempo.

Ti dico questo per farti capire quanto si sia evoluto il settore e quanto la tecnologia abbia fatto risparmiare tempo alle persone.

Oggi, lavorare a distanza è la norma per qualsiasi consulente finanziario.

Anzi, oggi, un cliente tende a giudicarti una sorta di “Fred Flintstone” della finanza se non utilizzi la tecnologia.

Di conseguenza, credo che, molto spesso, i consulenti finanziari cadano in una sorta di auto-inganno, pensando che, visto che loro stessi non sono così confidenti nell’utilizzo della tecnologia, non lo siano nemmeno i loro clienti: è un ragionamento completamente sbagliato, perché, oggi, chiunque è in grado di utilizzare tranquillamente una video-call su WhatsApp, anche se il consulente finanziario crede che tale mezzo di comunicazione non sia adatto al rapporto coi clienti.

È un grave errore!

Infatti, è molto probabile che, oggi, un cliente preferisca ricevere (rispetto che quattro visite annuali a domicilio di un consulente) due visite a domicilio e due in video-conference.

Questo perché diventa tutto molto più comodo e veloce.

Inoltre, così facendo, si ha la possibilità di essere più vicini e con più frequenza ai propri clienti, pur essendo distanti.

Se ci pensi bene, dieci anni fa, non si parlava di scalabilità: oggi, è una delle parole più comuni usate dagli imprenditori (compresi gli imprendi(promo)tori, ovvero i consulenti finanziari che fanno gli imprenditori).

Ma, dieci anni fa, non esistevano nemmeno le piattaforme di robot-advisor, per esempio, né il termine “fintech”: eppure, guarda che cosa è accaduto in appena dieci anni!

E chissà quante cose accadranno nei prossimi dieci!

3. LE QUATTRO TENDENZE FUTURE DELLA NOSTRA PROFESSIONE – 13:51

Per tutti questi motivi ho pensato che potesse essere interessante interrogarsi su quali potrebbero essere i trend che caratterizzeranno il nostro lavoro, nei prossimi dieci anni.

Immaginando di essere già nel 2030 e guardando a ritroso, proverò a capire quali saranno le tendenze più interessanti che cambieranno il modo di lavorare e di intendere la professione del consulente finanziario.

In questo esercizio alla Stanley Kubrick, ho individuato quattro macro-tendenze.

Dico alla Stanley Kubrick, perché questo noto regista ha girato l’altrettanto celebre pellicola “2001: Odissea nello Spazio” e io, nel mio piccolo, ho parafrasato il titolo, trasformandolo in “2030: Odissea nella Consulenza Finanziaria”.

Come credo tu abbia capito, io adoro la fantascienza: infatti, mi piacerebbe avere le capacità narrative di Isaac Asimov o Philip K. Dick (l’autore, per esempio, del libro “Minority Report”, da cui è stato tratto il bellissimo e omonimo film, con il superlativo Tom Cruise).

Ma bando alle ciance e vediamo i quattro macro-trend che ti ho appena citato e che, probabilmente, saranno protagonisti nei prossimi dieci anni della professione di consulente finanziario.

3.1 Removability – 15:11

La prima tendenza (che ho avuto modo di leggere più volte nel mio girovagare sul web alla ricerca di scritti o saggi sul futuro), che si sta manifestando sempre di più e che presto diventerà veramente fondamentale per l’analisi del mercato finanziario, è un nuovo lemma (gli anglofoni direbbero un “mash-up”, cioè l’unione di due o più parole, di cui ti riporto, come esempio, il nome della mia stessa impresa, che è L’Imprendi(promo)tore, cioè l’unione delle parole “imprenditore” e “promotore”): removability (“remove” + “ability”).

Questa tendenza è estremamente interessante, perché, con questo termine, gli statunitensi intendo fondamentalmente:

La capacità di operare con successo, senza che il proprio personale (nel caso di un’azienda) o i propri clienti debbano trovarsi nello stesso identico luogo fisico.

Se ci pensi bene, tale aspetto avrà delle implicazioni straordinarie sull’evoluzione delle aziende: in particolar modo, io credo che toccherà principalmente le loro dimensioni.

Oggi, siamo tutti convinti che un’azienda debba crescere sempre di più, in termini di dimensioni e, in particolar modo, di struttura, per poter rimanere sul mercato.

Un domani, anche per via della massima elasticità con cui si svilupperanno i rapporti di lavoro tra azienda e lavoratori, tutti i modelli di business (o, almeno, la maggior parte di essi) saranno caratterizzati non solo da ricavi variabili (che è un aspetto estremamente normale), ma anche da costi variabili.

Un tempo, esistevano dei costi fissi, legati al pagamento del personale: questo perché, una volta, le aziende avevano bisogno di “internalizzare” i processi, dato che, fino a pochi anni, l’internalizzazione era molto meno costosa dell’esternalizzazione.

Oggi, la tecnologia sta rendendo molto più conveniente l’esternalizzazione dei processi, rispetto all’internalizzazione.

Di conseguenza, col tempo, le aziende non avranno più grandi dimensioni: ciò vuol dire che la tendenza cambierà moltissimo rispetto a quella che è presente oggi nei nostri mercati.

Io stesso, oggi, vivo una condizione di impresa strutturata, ma, al contempo, caratterizzata da un organigramma molto elastico: infatti, tutti i miei collaboratori, oggi, prestano il loro servizio a me, ma anche e contemporaneamente ad altre realtà, pur mettendo a mia disposizione la loro specificità.

Questo aspetto sarà molto interessante anche per i consulenti finanziari, perché potranno usare uno staff e una struttura molto leggeri: potranno impostare la formula dell’“a chiamata”, scegliendo e contattando le professionalità che, in quel determinato momento, potrebbero esser loro utili, ma che non hanno bisogno di rimanere costantemente in contatto con l’impresa di un solo consulente.

Allo stesso modo, ogni professionista del nostro settore avrà la possibilità di visitare, tramite remoto, i propri clienti: ciò consentirà di aumentare di molto la produttività, dato che, così facendo, si potranno avere molti più clienti in portafoglio.

Infatti, verranno in nostro aiuto le varie intelligenze artificiali, la piattaforme che avremo a fianco e che ci permetteranno di ottimizzare il nostro modo di operare e di agire…

Ecco, quindi, che la removability diventerà il modo con cui lavoreremo e struttureremo i nostri servizi.

Del resto, a Milano, già oggi, sono moltissime le aziende che adottano la politica dello “smart working”, mettendo i dipendenti in condizione di poter lavorare un giorno (se non due) alla settimana da casa.

Questo porterà enormi vantaggi all’azienda, dato che non dovrà più disporre di spazi immensi e ridurrà, per questo, i costi superflui che oggi sostiene, ma anche al lavoratore, che potrà gestire, per due giorni a settimana, il proprio lavoro, basandosi esclusivamente sull’equilibrio della propria vita personale.

Inoltre, le persone avranno molto di più la concezione di svolgere un lavoro focalizzato sugli obiettivi, più che sulla quantità di ore svolte.

Tutto ciò sarà, a mio modo di vedere, lo standard di riferimento anche per il mondo della consulenza finanziaria.

Infatti, ritengo che chi avrà la capacità di interpretare, fin da oggi, la removability (strutturandosi nel modo migliore attraverso la creazione di processi e il motivare ai clienti i vantaggi di potersi relazionare in un certo modo, senza seguire le modalità tradizionali) avrà una marcia in più, nel prossimo futuro.

Il fatto, per esempio, di iniziare a munirsi di staff costituito da assistenti virtuali può aiutarti a incontrare veramente il futuro, senza aspettare dieci anni: così facendo, potrai gettare le basi per costruire un’azienda (la tua) veramente smart.

3.2 Customer Experience di Livello più Alto – 21:34

Il secondo trend che intravedo (ma non è necessaria una particolare arguzia per individuarlo) è proprio l’assicurare alla clientela una customer experience di livello sempre più alto.

È chiaro, ormai, che ci amanzonizzeremo sempre di più e che, quindi, saremo costantemente alla ricerca di poter ottenere tutto il più velocemente possibile: vorremo avere prodotti di qualità superiore, con più frequenza e a sempre più basso costo.

Ma è anche vero che ci sarà sempre di più (da parte dei clienti e dei consumatori) l’esigenza di potersi connettere a un’esperienza significativa e a livelli e standard molto più elevati.

Parlavo di questo argomento nella puntata del podcast #62, che ti invito ad andare ad ascoltare e che si intitola “Il Marketing Esperienziale del Consulente Finanziario”.

C’è poco da fare: oggi, siamo entrati pienamente nella fase della “Economia dell’Esperienza”.

Oggi, le aziende che marginano, che crescono e che fanno grande fatturato sono tutte in grado di donare un’esperienza straordinaria ai propri clienti, ai quali interesserà sempre di più vivere un’esperienza di valore.

Ti assicuro che un’esperienza straordinaria non è generata da aspetti e idee roboanti: molto spesso, è basata sulla cura incredibile dei particolari e sul permettere al cliente di accedere a te con una modalità priva di frizioni o attriti, in modo tale da dargli la possibilità di arrivare a te nella maniera più semplice e funzionale possibile.

Ecco che diventa essenziale dotarsi di due strumenti fondamentali:

  • Indagine;

Devi compiere un’indagine tra i tuoi clienti, ascoltandoli nella maniera più approfondita possibile, così da renderli i tuoi veri consulenti di marketing.

Ho parlato di questo tema in più di qualche puntata de L’Imprendi(promo)tore Podcast.

Mettersi in ascolto dei clienti, creare una customer advisory board e ideare un gran consiglio dei clienti sono occasioni straordinarie per cominciare a mettere mano ai propri processi di impresa, facendo in modo di rendere di qualità sempre più elevata la tua customer experience: solo così i tuoi clienti potranno percepirla veramente come qualcosa di valore.

  • Customer Journey.

Devi dotarti di uno strumento chiamato “Customer Journey”, che ti aiuterà a comprendere, cliente per cliente, che tipo di esperienza fa ciascuno di loro nell’accedere a te e ai tuoi servizi.

Tratte tutte le informazioni possibili, potrai migliorare ogni istante dell’esperienza che loro vivono con te.

Tra l’altro, sia la Customer Journey sia tutte le tecniche possibili e immaginabili per mettersi in ascolto dei clienti sono materie che studiamo tantissimo all’interno della Imprendi(promo)tore Academy, proprio perché crediamo che sia necessario partire dal cliente.

Negli ultimi trent’anni, la nostra professione è sempre partita da sé stessa e si è sempre concentrata sul proprio ombelico: bisogna ribaltare il paradigma, mettendosi in relazione coi clienti, ascoltandoli, facendosi consigliare da loro circa come vorrebbero che noi li servissimo…

Sono aspetti veramente fondamentali.

3.3 Specializzazione – 26:01

Il terzo trend è la specializzazione.

Offrire un’experience veramente specializzata sarà il must di cui i consulenti finanziari dovranno dotarsi.

La specializzazione deve avvenire sia in termini di competenze sia in termini di nicchia: non basterà più definirsi semplicemente “consulenti patrimoniali”, ma sarà obbligatorio dire che si è consulenti patrimoniali di una determinata nicchia specifica.

Nel 2030, accadrà questo e il mercato richiederà che i consulenti finanziari facciano esattamente questo enorme salto.

3.3.1 I Metodi per Cavalcare i Trend del Futuro – 26:45

I metodi per poter utilizzare tutte queste caratteristiche sono già tutti disponibili sul mercato, perché grazie alla tecnologia abbiamo la possibilità di accedere a moltissime possibilità di miglioramento.

Il problema principale è la fatica con cui le professioni tendono a evolversi: i professionisti sono, di solito, estremamente conservatori.

E a ciò si aggiunge il fatto che migliorare le proprie competenze costa fatica.

Pertanto, è necessario approcciare l’evoluzione della propria professione attraverso una piena consapevolezza del fatto che, più che ragionare in termini di obiettivi, sia necessario pensare in termini di acquisizione di nuove abilità e abitudini: solo così si potranno raggiungere obiettivi più importanti.

Tra l’altro, anche in questo caso, è fortemente significativo il focus del programma della Imprendi(promo)tore Academy: infatti, al suo interno, crediamo moltissimo nella forza delle idee innovative e nella condivisione tra studenti, dato che siamo consapevoli del fatto che sia la forza del gruppo a poterti far avanzare.

3.3.2 I Tre Fattori Chiave del Successo – 28:36

Proprio sul tema della specializzazione mi ha molto colpito una ricerca del Cambridge Insitute of Technology, che ha dimostrato che il successo sia guidato da tre fattori chiave:

  • Ambiente;

Se hai la possibilità, la fortuna o la determinazione di cercare un ambiente che possa essere stimolante, cominci a viaggiare alla velocità di quel contesto.

È famoso il detto:

Tu sei la media delle cinque persone che hai frequentato di più negli ultimi dieci anni.

Esso la dice lunga sul fatto che, se ti sei creato la possibilità di frequentare cinque persone molto stimolanti, andrai esattamente alla loro velocità; al contrario, se hai frequentato sempre le solite persone, sempre il solito contesto e sempre il solito ambiente, è normale che la tua velocità nel cambiare, nell’apprendere e nel modificarti risentirà tremendamente del contesto in cui hai vissuto.

  • Abilità;

Sto parlando dello sviluppo delle competenze.

  • Mindset

Ovvero la mentalità.

Tra l’altro, nella distribuzione delle influenze di questi tre fattori chiave, è incredibile come l’80% del successo sia generato dal tipo di mentalità che una persona ha.

Inoltre, solamente il 20% è decretato dai metodi utilizzati.

Come sempre, la mindset è padrona: la mentalità di successo è il fondamento su cui erigere tutta la nostra attività.

3.4 Mindset – 30:26

Il quarto e ultimo trend da me individuato per poter affrontare questo decennio (che sarà un periodo storico di grande trasformazione per la nostra professione) è appunto la mindset.

In questi quattro anni da imprenditore e da manager e nei precedenti quindici anni da manager di rete, ho potuto rilevare due tipi di mindset dei consulenti finanziari:

  • Mindset Stato di Successo;
  • Mindest Stato di Sopravvivenza.

È incredibile come più i consulenti adottano la prima delle due più saranno in grado di ottenere risultati.

Questo perché le caratteristiche di una mindset stato di successo sono: la chiarezza negli obiettivi, la fiducia in sé stessi e, soprattutto, l’execution (le azioni sono veramente un aspetto fondamentale).

La combinazione di tali elementi non può che determinare il raggiungimento di grandi risultati.

Per contro, la mindset stato di sopravvivenza è caratterizzata dalla logica conservativa (dettata dalla paura di cambiare, del fallimento, data dall’incertezza…)

È una logica che ha veramente dell’incredibile, perché influenza moltissimo l’esecuzione della propria professione.

Un esempio tra tutti che definisce tale logica è l’accettare qualsiasi tipo di cliente, senza prendere in considerazione la sua dimensione, la sua tipologia di attività, il suo comportamento, la sua capacità di far fatturare o meno il consulente in questione…

È un atteggiamento tipico della mindset stato di sopravvivenza, che ragiona in termini di scarsità, non di abbondanza.

Tutte queste caratteristiche determinano in maniera rilevante i risultati che si ottengono.

3.4.1 La Sfida – 33:01

Io credo che la vera sfida sarà proprio il riuscire a resistere e opporsi alla mentalità legata alla sopravvivenza.

Nel momento in cui cominci a ragionare in termini di sopravvivenza, perché cominci ad avere paura, a pensare all’incertezza, a chiuderti e a non investire, ti invito a opporti e ad avere una forza doppia, se non tripla, per riuscire ad uscire da questa logica: c’è un mercato che ti devi prendere!

Per farlo, devi essere chiaro, fiducioso e pronto ad agire.

Adottare una mentalità di successo ti darà una grandissima accelerazione, per quanto riguarda il tuo business: te lo posso confermare, dato che sono un imprenditore che, all’inizio, ha avuto una mindset di sopravvivenza.

Era incredibile quanto le cose non andassero!

Ma mi è stato sufficiente fare click per riuscire a cambiare e vedere quanto potessi migliorare.

La mentalità di sopravvivenza ti porta a non investire e a non credere fino in fondo a ciò che stai facendo: ma, se non ci credi tu, perché dovrebbero farlo i tuoi clienti?

4. IL RUOLO CENTRALE DEI CONSULENTI DEL FUTURO – 34:41

Sono convinto del fatto che, nel 2030, i consulenti finanziari dovranno sempre di più interpretare un ruolo centrale nella relazione con i propri clienti.

Io ho questo sogno (e, tra l’altro, cerco di portarlo avanti attraverso tutto ciò che ho appreso, che apprendo e che ho avuto modo di sperimentare durante la mia carriera di consulente finanziario, di manager e, oggi, di imprenditore): aiutare i consulenti a diventare dei veri king maker, cioè delle persone che veramente “danno le carte” al tavolo da gioco rappresentato dal mercato.

Questo perché la posizione centrale che un consulente finanziario può ritagliarsi nella relazione con i clienti, diventando il connettore di diverse professionalità, non può essere ricoperta da nessun’altra figura professionale al di fuori della sua.

Il mio scopo è proprio di aiutarti in questo.

Tutto ciò che sto facendo (es.: il canale Telegram, L’Imprendi(promo)tore Podcast, la Imprendi(promo)tore Academy, la formazione in aula…) è completamente indirizzato a portare i consulenti finanziari a diventare veramente dei grandi king maker.

Sono convinto di tutto ciò.

5. CONCLUSIONE – 35:55

Spero che questa puntata de L’Imprendi(promo)tore Podcast ti abbia dato una prospettiva in merito a come potrà evolvere la professione del consulente finanziario.

Credo che il cambiamento a cui questa professione dovrà sottoporsi sarà sicuramente faticoso: ma non è un cambiamento impossibile!

È alla portata della maggior parte dei consulenti che oggi operano sul mercato.

Ritengo che tale evoluzione sia veramente possibile… Anzi… Possibilissima!

Basta solo aver voglia di mettersi in discussione, di rimboccarsi le maniche, di cambiare la propria mentalità e di migliorare le proprie competenze.

5.1 Un Ringraziamento Speciale… – 36:42

Consentimi di ringraziare, prima di concludere, Michela Lodigiani, una mia ascoltatrice (nonché una mia allieva) che mi ha lasciato una bellissima recensione su Apple Podcast:

“Enrico caro,

Diciamo che tu di abitudini me ne hai fatte cambiare parecchie. Avere un mentore come te mi ha fatto capire dove voglio arrivare: adesso so cosa voglio fare e chi voglio essere. Questo anche grazie a te, al tuo supporto, alla tua visione e ai tuoi infiniti stimoli. Alzarmi un’ora prima la mattina, per meditare, leggere, risvegliare il corpo con l’esercizio fisico, ripetere il mio credo… E, poi, questo cambiamento di mindset… Ho fatto click!

Grazie!”

Cosa posso dire?

Grazie, veramente, Michela per le tue parole (per altro, inaspettate, visto che le ho trovate scritte direttamente su Apple Podcast).

Come mi capita spesso di dire, mi piace pensare di essere stato semplicemente “la scintilla”: tutto il resto lo stai facendo tu, come lo stanno facendo tutti quei consulenti finanziari, che hanno avuto il piacere di venire a contatto con me e verso i quali ho potuto avere l’onore (veramente l’onore!) di condividere tutto ciò che ho imparato e che sto imparando per poter migliorare la loro impresa di consulenza finanziaria.

Quindi, vi dico veramente grazie, grazie e grazie ancora!

 

Nel ringraziarti ancora per avermi ascoltato fin qui, ti invito, se la puntata ti è piaciuta, a lasciarmi una recensione su Apple Podcast.

Non sai come fare?

Vai su:

www.imprendipromotore.it/podcast

Troverai tutte le istruzioni per potermi lasciare una recensione direttamente su Apple Podcast (la più importante piattaforma dedicata ai podcast), esattamente come ha fatto Michela.

Sarà un piacere per me leggerti e ringraziarti all’interno di un’altra puntata de L’Imprendi(promo)tore Podcast.

Inoltre, voglio ricordarti che puoi ascoltare L’Imprendi(promo)tore Podcast anche su Spotify: basta cercare “imprendipromotore”.

Fammi sapere cosa ne pensi, lasciandomi un commento direttamente sulla pagina dove viene pubblicato questo episodio (che troverai all’interno del blog de L’Imprendi(promo)tore) oppure inviandomi un messaggio scritto o una nota vocale su Telegram a @EnricoFlorentino.

Prima di concludere questo episodio, voglio invitarti a far visita al sito de L’Imprendi(promo)tore:

www.imprendipromotore.it

È la casa di tutti i contenuti che vado producendo: troverai il blog, gli articoli e i post dedicati al miglioramento della tua impresa di consulenza finanziaria.

Ti aspetto!

Per oggi è tutto!

 

Io sono Enrico Florentino e voglio aiutarti a migliorare la tua impresa di consulenza finanziaria.

 

Ciao!

Alla prossima puntata,

Enrico Florentino

 

 

 

 

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